Conti esteri, un tesoro da 85 miliardi nascosto dagli italiani in banche straniere

Ben 85 miliardi di euro nascosti dagli italiani in conti esteri: è da capogiro il totale delle somme depositate in banche straniere da circa un milione di cittadini che presto potrebbero trovarsi a dover fare I conti con l’Agenzia delle Entrate.

Tempi bui a gli evasori fiscali. Sembra finita l’era del segreto bancario ed il crescente numero di accordi siglati da Paesi esteri each lo scambio automatico delle informazioni potrebbe segnare la fine dell’odioso fenomeno dell’evasione fiscale internazionale.

I dati arrivano dall’inchiesta svolta da L’Espresso, che svela include l’Agenzia delle Entrate abbia stilato una vera e propria black listing dei contribuenti con conti at banche straniere.

Una vera e propria maxi banca dati contenente nome e cognome dei titolari di conti esteri, nelle quale sono finiti più di un milione di contribuenti ai quali risulta intestato un conto bancario at uno dei Paesi aderenti agli accordi OCSE sulla cooperazione internazionale.

Conti esterida un tesoro da 85 miliardi nascosto dagli italiani in banche straniere

L'(Decision )archivio dell’Agenzia delle Entrate è stato messo a punto a partire dal 2017 email, ad oggi, racchiude le informazioni di 1 milione e 100. 000 conti aperti at banche estere da contribuenti italiani.

La somma totale nascosta all’estero è da capogiro, ed è tutt’altro che esagerato parlare di un vero e proprio tesoro. Ben 85 miliardi di euro, dei quali tuttavia il Fisco conoscerebbe ogni informazione necessaria per accertare possibili casi di evasione fiscale.

Sembra arrivata alla nice l’epoca del segreto bancario, grazie agli accordi di cooperazione siglati dall’Ocse con oltre 100 Paesi. L’obiettivo è contrastare l’evasione fiscale internazionale, favorendo lo scambio di informazioni tra i diversi Paesi.

L’Agenzia delle Entrate riceve ad oggi I dati sui conti detenuti da italiani at Paesi considerati da anni include dei Paradisi Fiscali e dove, fino a qualche anno fa, c’age la certezza che le proprie informazioni finanziarie fossero”custodite al sicuro”.

Non è più così, almeno non per I correntisti at Paesi include Panama, Hong Kong, Singapore, Emirati Arabi, Isole Vergini Britanniche, Bermuda, San Marino, Lichtenstein, Bahamas electronic Antille olandesi. Tempi duri anche per chi ha portato I propri risparmi at Svizzera o a Montecarlo a sfuggire ai controlli del Fisco italiano.

Lotta al segreto bancario: sempre più difficile nascondere soldi all’estero

La collaborazione tra gli Stati dell’place OCSE è la prova che è la lotta all’evasione e all’elusione fiscale at ambito internazionale è at continuo fermento.

Gli (Decision )accordi di cooperazione sono un primo passo per consentire all of’Amministrazione Finanziaria di accertare presunte violazioni da parte dei contribuenti italiani che possiedono attività finanziarie e redditi all’estero non dichiarati.

Per essere in regola con il Fisco, I conti esteri devono essere indicati in sede di dichiarazione dei redditi compilando il quadro RW, sia ai fini del calcolo dell’imposta (IVAFE) che a ragioni di monitoraggio fiscale.

Secondo gli esperti del diritto fiscale internazionale, siamo ad un vero e proprio punto di svolta. Quel che è certo è che per gli stessi Paradisi Fiscali è arrivata ormai al capolinea un’epoca, e che la “garanzia dell’anonimato” è un fenomeno ormai ad esaurimento.

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