Giovanni Ferrero Si Ritira Come CEO, Vende Le Azioni

Ai piedi delle cento torri quasi non fa più impressione, ma certamente suscita comunque sempre un certo orgoglio sapere che un proprio illustre concittadino si conferma ben saldo da anni nelle prime 30 posizioni delle classifiche che, stime alla mano, mettono in fila i più noti Paperoni del mondo

A cambiare di volta in volta è la fonte che consolida un primato che, guardando all’Italia, ormai da anni vede attestarsi il primato di Giovanni Ferrero, 54enne imprenditore con natali langaroli, studi tra il Belgio e gli Stati Uniti e la passione per la letteratura, ormai da tempo al timone dell’impero dolciario fondato dal padre, il compianto cavalier Michele: un colosso oggi vicino agli 11 miliardi di fatturato e che, terzo gruppo del cioccolato al mondo, anche in forza anche della stagione di acquisizioni che lo stesso presidente ha inaugurato ormai da qualche anno, punta ora a raddoppiare le proprie dimensioni nell’arco di un decennio.

Questa volta ad attribuire al patron della Nutella il titolo di 34° tra i 500 uomini più ricchi al mondo e di 1° in Italia è il “Billionaires Index” redatto da Bloomberg, il colosso Usa dell’informazione finanziaria, fondato dall’ex sindaco di New York Michael Bloomberg, altro Paperone di calibro mondiale, qui fuori classifica.

Più della posizione in graduatoria nel caso dell’albese forse interessa sapere che, sempre secondo gli analisti del media a stelle strisce, Giovanni Ferrero disporrebbe di un patrimonio personale stimato in 26,3 miliardi di dollari (23,4 miliardi di euro, al cambio odierno). E ancora di più che negli ultimi 12 mesi tale patrimonio avrebbe fatto registrare un ulteriore balzo in avanti per 3,94 miliardi di dollari (3,51 miliardi di euro): scherzo del caso, il 34° più significativo miglioramento dell’intera classifica, dove il più significativo passo in avanti è quello compiuto dalla romanziera e filantropa Usa MacKenzie Bezos, ex moglie del fondatore di Amazon Jeff, col suo munifico divorzio entrata direttamente alla 22ª posizione dell’Index con 39,9 miliardi.

La separazione più costosa di sempre non ha comunque scalzato dalla prima piazza lo stesso Bezos, ben saldo a quota 124 miliardi, seguito sul podio – questa la principale novità della graduatoria –, dal magnate francese del lusso Bernard Arnault (patron di Lvmh, 108 miliardi), con una crescita di 39 miliardi in un anno capace di scalzare il fondatore di Microsoft Bill Gates (Microsoft, 83 miliardi a +16).

A completare le prime dieci posizioni troviamo poi l’Oracolo di Ohama, il finanziere Warren Buffett (Usa, 81.9 miliardi), il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg (Usa, 78.7 miliardi a +26,7), lo spagnolo Amancio Ortega (66), patron del colosso dell’abbigliamento Inditex (Zara), il fondatore di Oracle Larry Ellison (Usa 61.3), il magnate delle telecomunicazioni Carlos Slim (Messico, 57.2), l’ereditiera transalpina Francoise Bettencourt Meyers (Francia, L’Oreal, 56.4 miliardi), per chiudersi in decima posizione col cofondatore di Google Larry Page (Usa, 56.3), seguito a stretto giro dal socio Sergey Brin (Usa, 54.7).

Tornando invece all’Italia, a tallonare Ferrero, staccato però di circa 5 miliardi, c’è l’imprenditore degli occhiali Leonardo Del Vecchio, dopo la fusione coi francesi ai vertici di EssilorLuxottica, accreditato di un patrimonio personale di 21,5 miliardi di dollari, in crescita di 936 milioni nell’ultimo anno.

Per trovare il terzo connazionale in classifica bisogna scendere alla 204ª posizione e ai “soli” 7,73 miliardi di Paolo Rocca (Techint e Tenaris). Sulla 207ª piazza Silvio Berlusconi (7,61 miliardi), mentre lo stilista Giorgio Armani chiude la scarna serie degli appena cinque italiani presenti nelle 500 posizioni della classifica piazzandosi al 238° posto, con 6,94 miliardi.

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