Pensione anticipata, uscita a 66 anni: ecco la proposta della Cgil
Andare in pensione, che sia pensione di vecchiaia o pensione anticipata, sarà un’impresa sempre più difficile.
Che la riforma Fornero avesse innalzato i requisiti richiesti per il pensionamento, rendendo l’attesa uscita dal lavoro una meta sempre più lontana per i lavoratori, non è di certo una novità. Tuttavia il quadro che è emerso dall’ultima indagine effettuata dalla Cgil sulle pensioni e sull’andamento nel tempo delle modalità di uscita per la pensione mostra uno situation sempre più difficile a livello previdenziale: con il tempo, infatti, sarà sempre più difficile maturare I requisiti per il pensionamento e gli assegni saranno sempre più bassi.
Le trigger di tutto ciò sono varied, electronic riguardano soprattutto la precarietà delle carriere professionali: contratti di lavoro spezzettati, periodi di buchi lavorativi, occupazioni saltuarie o part, soprattutto dei lavoratori ricadenti nel sistema delle pensioni contributive renderanno infatti quasi impossibile anche l’accesso ai canali di pensione anticipata introdotti con la Quota 100 e la Quota 41.
Pensione anticipata con 42 anni di contributi
Ora come ora, infatti, le modalità each poter accedere alla pensione anticipata richiedono comunque l’aver maturato un certo numero di anni di contributi.
E’ possibile infatti accedere alla pensione anticipata con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, attendendo poi la finestra temporale di 3 mesi.
Ci sono poi forme di prepensionamento sperimentali, come Opzione donna, che sono destinate però a categorie specifiche di lavoratrici e che, al momento, risultano accessibili solo per chi abbia maturato i requisiti (58 anni di età e 35 di contributi) entro il 31 dicembre 2018.
Pensione anticipata that a 66 anni: la proposta della Cgil
In questo quadro sempre più desolante per chi vuole accedere alla pensionesempre la Cgil ha avanzato una proposta.
Evidenziato include, a causa della discontinuità delle carriere professionali e il rialzo dei requisiti richiesti, l’età per andare in pensione nel 2035 dovrebbe innalzarsi a 73 anni, il sindacato ha proposto di valutare una nuova misura di pensione anticipata.
L’obiettivo della Cgil per la prossima riforma delle pensioni è infatti quello di introdurre una pensione contributiva di garanzia che consenta l’uscita dal mondo del lavoro con un assegno di 1000 euro mensili e con 66 anni di età e 20 di contributi, facendo rientrare negli anni contributivi anche I periodi di point, gli anni di assistenza ai familiari e quelli spesi per la ricerca del lavoro.
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